Fazio, Damiano e D'Alì

Trapani delle meraviglie

Prima di partire per le ferie, una coppia di amici  veronesi mi chiese quali posti potessi consigliar loro per visitare Trapani e dintorni. Non disponendo loro di un lungo periodo di vacanze, stilai un programma di massima indicando quei luoghi ( artistici , naturali  e culinari ) per meglio apprezzare la nostra città. Dopo aver visitato Palermo, i miei amici presero il pullman verso Trapani e arrivati nella città falcata trovarono subito una delle recenti “ damianate “. AI bus era interdetto l’accesso in viale Ammiraglio Staiti . Quando si è in vacanza, si sopportano anche questi inconvenienti e se il sole picchia e si suda, dopo una lunga camminata con bagagli, unitamente ad altri turisti diretti agli imbarchi per le Egadi,  nulla di meglio che una tonificante doccia nel B & B prenotato nella zona del porto. Ed ecco in agguato la seconda sorpresa che storicamente non si può considerare  “ damianata “ dato che fa parte del DNA cittadino , considerato che neppure il Duce tanto amato a Trapani anche oggi ( la Resistenza e il 25 aprile non ci riguardano molto…) riuscì nella titanica impresa di far uscire ogni giorno l’acqua dai rubinetti trapanesi.

Stupendo e ben arredato il B & B, gentilissima la proprietaria che però, solo dopo aver consegnato le chiavi del grazioso bilocale, ha aggiunto un piccolo particolare e cioè che …non era possibile usufruire dell’acqua perché la cisterna era vuota e che entro il giorno dopo tutto si sarebbe risolto con l’immancabile autobotte. Immagino lo stupore dei miei amici veronesi. Non aver acqua nelle case del nord e di gran parte dell’ Italia centro-settentrionale è un evento che si verifica solo ed esclusivamente per lavori urgenti e per brevi ore; il tutto con avvisi affissi nelle vie interessate e comunicati pubblicati dai giornali, dalle radio e dalle  televisioni locali.  Alquanto stupiti ma rassegnati, mentre la proprietaria del B & B intratteneva la signora veronese, il mio amico mi telefonava per salutarmi dalla mia città e nel raccontarmi del lungo tragitto a piedi , mi accennava altresì  alla strana mancanza d’acqua che la proprietaria  del B & B aveva definito come “ straordinaria e inaspettata “  . A quel punto, se il divieto in viale Ammiraglio Staiti era un evento davvero unico (aggiungerei scellerato) , la mancanza d’acqua non era certo una straordinarietà , soprattutto per chi come me a Trapani c’è nato e vi ha vissuto un quarto di secolo.  Invitavo quindi il mio amico, nato in riva all’ Adige, di riferire alla proprietaria del B & B che il suo interlocutore telefonico era un trapanese d.o.c. e che la straordinarietà per chi a Drepanum è nato è…avere l’acqua nei rubinetti !  Riferito ciò, la simpatica proprietaria esplodeva in una simpatica risata e chiedendo di parlarmi , esordiva nel nostro dialetto : “ Sugnu morta du ririre, stavota un pozzu cuntari fissarì. Ca l’acqua arriva quannu vole …certu un ciù pozzu rire e turisti ! “ ( Sono morta dal ridere. Questa volta non posso raccontar frottole.Qui l’acqua c’è quando ne ha voglia e ovviamente non posso dirlo ai turisti ! “ ) .  Concluso l’episodio  con una collettiva risata, le bellezze naturali e paesaggistiche della nostra città, il mare, le rianate , le granite , il pesce e quant’altro hanno avuto il sopravvento e fatto passare in secondo piano, i due bizzarri episodi . Di Trapani , i miei amici se ne sono follemente  innamorati, unitamente alla cordialità dei suo abitanti e hanno espresso il desiderio di tornare con più giorni a disposizione, sperando di trovare qualche autobus in più e l’acqua nei rubinetti…sempre !

Prima di concludere, una nota sulle “ damianate “ sopra accennate. Che Vito Damiano non sia amato da gran parte dei  trapanesi è risaputo e comprensibile. Che gran parte del suo agire sia più che discutibile , vedi  il consiglio  del primo cittadino di non parlare di mafia, le giostre in Piazza Vittorio stravolgendo il traffico cittadino, le vie senza addobbi nel periodo  natalizio, la spiaggia di tramontana non pulita nei rimi giorni d’estate e tanto altro ancora, è risaputo ma ritenerlo l’unico colpevole e dimenticare chi l’ha fortemente voluto sulla poltrona e chi l’ha votato è doveroso.

Il gen. Damiano non è diventato sindaco con un “ golpe militare ”. Sono stati i cittadini trapanesi a votarlo due volte, sia nel primo turno che nel secondo di ballottaggio.

Se un amico mi consiglia e sponsorizza un ristorante , deliziandomi sulle specialità che potrò gustare e poi , una volta recatomi, scopro che non solo ho mangiato male ma ho avuto qualche problema intestinale, devo sicuramente prendermela con il titolare di quel locale ma non posso non far sapere a chi me l’ha fortemente consigliato che quel locale non era dei  più idonei ! E il mio amico consigliere mi chiederà scusa per l’ accaduto ma non rinnegherà di avermelo suggerito.

I trapanesi che nel 2012 hanno votato Damiano hanno dimenticato che la campagna elettorale per Damiano venne sponsorizzata dal “Popolo della Libertà “ dell’allora sen. D’Alì unitamente alla Lista Fazio dell’omonimo ex sindaco ?  Che poi Fazio e D’Alì abbiano cambiato idea e qualcuno più volte anche il partito d’appartenenza, è sicuramente legittimo ma su quest’aspetto una riflessione dovrebbero farla soprattutto coloro che oggi invocano il glorioso ritorno dell’avvocato alla guida della città. Mimmo Fazio ha un carattere ben diverso dal “ generale “ , è sicuramente più carismatico e sa come conquistare i trapanesi.  Ha fatto sicuramente tanto per la città Trapani ma dalla sua ha avuto parecchie circostanze favorevoli che ovviamente ha saputo valorizzare con abilità, non ultima cavalcare il momento di gloria del partito di Berlusconi, oggi più che mai stella cadente se non caduta . Idem per il sen.D’Alì che, svanito il sogno ministeriale con la caduta del cavaliere, ha dapprima cambiato casacca sperando in un vento a favore per poi tornare a casa dove si è sempre più sicuri.

Le foto delle campagne elettorali con Fazio, Damiano e D’Alì non devono cadere nel dimenticatoio e se oggi chi mi ha consigliato quel ristorante dove mi sono beccato la diarrea, ha ancora il coraggio di consigliarmi , dovrebbe semplicemente chiedere scusa, riconoscere di aver sbagliato e starsene zitto !

Ma a Trapani, città dove si mangia sempre bene, evidentemente se qualcuno che conta consiglia “ pisci fituso “, lo si mangia e lo si digerisce..comunque !

( Foto tratte dal web )

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