Come immaginavo il mio articolo ” I conti tornano sempre ” , ha dato fastidio a qualche collega che sentendosi chiamato in causa ha affermato che non sono stato cacciato dalla sua testata e che si è trattata di una mia scelta . E’ vero, lo confermo . Si è trattata di una mia scelta perchè collaborare con chi non è indipendente e non rispetta le idee altrui non fa parte del mio concetto di etica. Non mi pare inoltre, come affermato dalla giornalista che si è sentita destinataria del mio strale , di aver affermato che la nostra società calcistica avesse “acquistato” giornalisti dato che nel Trapani Calcio esiste un Ufficio Stampa al cui interno lavorano splendidi amici e bravi colleghi . Se proprio dobbiamo dirla tutta, sono alcuni giornalisti , esterni alla società , che si “auto assumono” come dipendenti morali, non solo della squadra calcistica ma del potere in generale.
Ed allora, dato che qualcuno anziché tacere e riflettere, preferisce attaccare, pur avendo da giovane giocato in difesa, non disdegno le sortite offensive ed allora riepiloghiamo per la gentile collega dato che la memoria spesso svanisce.
In quel periodo avevo espresso il desiderio di intervistare telefonicamente un tesserato del Trapani Calcio, erano i giorni nei quali stilavo le pagelle e, come già espresso nel precedente commento, una di queste diede alquanto fastidio al Direttore Sportivo Faggiano intervenuto comunque, direi giustamente, per difendere i tesserati. Per vari motivi, indipendenti dalla mia volontà, quell’ intervista al tesserato non potei realizzarla, motivi che direi….del caso !
In quel clima la testata non solo non mi difese, non rivendicando quella che avrebbe dovuto essere la sua autonomia ideologica e non protestò neppure contro l’indebita interferenza del DS ma…autonomamente, preso atto che non potevo ( diciamo così…) realizzare l’intervista, la….fece in proprio ! Un’ intervista ovviamente “ soft “ e comunque ben diversa da quella che avevo in mente di fare. Un’intervista che ovviamente non suscitò alcuna reazione negativa da parte della società. Risultato raggiunto !
A questo punto, cara collega che tanto t’indigni per le mie considerazioni, secondo te, avrebbe avuto senso continuare a collaborare con voi ? Se non avete difeso il vostro collaboratore e soprattutto collega , se avete realizzato un’ intervista al suo posto con un’ evidente caduta di stile, se avete smesso, dopo i rimbrotti del DS, di stilare le pagelle, cosa avrei dovuto fare ? Restare con voi ? Non l’avrei fatto neppure se mi aveste profumatamente pagato perché, cara collega, la dignità giornalistica, non si acquisisce acquisendo i crediti formativi e pagando il rinnovo annuale al nostro Ordine ma rimanendo fedeli all’etica che tutti noi giornalisti dovremmo avere !
Buona fortuna !
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