“ Sono passati appena tre anni da quel 12 maggio 2013. Il nostro Trapani conquistò la tanto attesa serie B e di quel gruppo storico ne son rimasti tre: Luca Pagliarulo, Nino Daì e Simone Basso “.
Scrissi queste parole qualche mese fa in uno dei miei commenti sulla squadra granata ed oggi uno di quei meravigliosi tre ragazzi ha lasciato Trapani calcistica.
Ho conosciuto in questi anni parecchi giocatori granata, scorgendo i loro occhi o da fotografo a bordo campo ( in Lega Pro ) o nei dopo partita ( in serie B ) ma se c’è stato un atleta, un uomo che mi ha sempre colpito per la sincerità, professionalità e sincerità non ho alcun dubbio : Simone Basso.
Conobbi Simone nel nostro primo anno in Lega Pro, al di là delle sue innate qualità tecniche , di “Simo”, mi colpì la classe, l‘intelligenza tattica ma soprattutto la passione, l’agonismo, l’attaccamento ai colori che in un’epoca dove le bandiere calcistiche tendono ad esser sempre più rare, Basso seppe perfettamente rappresentare.
Nell’anno successivo, quello che ci avrebbe donato la promozione, il 16 aprile 2013, ero a Bolzano quando Simo si ruppe il Tendine d’Achille. Un infortunio gravissimo che avrebbe potuto stroncargli la carriera ma al quale il nostro ligure reagì con quel carattere e quelle volontà che metteva ogni domenica in campo. Lo ricordo ancora uscire sdraiato sulla barella. Ero lì a due passi e l’accompagnai silenziosamente, a debita distanza, verso l’imboccatura degli spogliatoi. Simo teneva la testa tra le mani per il dolore ma nei suoi occhi, seppur sofferenti, si sentiva la voglia di non arrendersi a quel destino che con lui non è mai stato benevolo!
E in quel caldo pomeriggio allo “ Zini “ di Cremona quando ci preparavamo a quel fischio finale che ci proiettava nella storia, ecco Simone uscire dallo spogliatoio a torso nudo con le stampelle ma gli occhi rossi per l’emozione e con la voglia di festeggiare con tutti noi , gli stessi occhi con i quali ha esultato dopo i suoi tanti gol con la maglia granata.
Nel primo anni di B, Basso, Nizzetto e Mancosu costituirono il triangolo delle meraviglie , un triangolo di ottimi atleti ma soprattutto di amici fuori dal campo.
9 novembre 2013 . In un “Provinciale” strapieno in occasione del derby di B contro il Palermo, Simone Basso tornò a giocare con il suo Trapani e la settimana dopo eccolo tornare al gol nella partita vinta contro il Novara per 2 a 1.
L’apporto di Simone nei campionati di B fu fondamentale, la sua esperienza e la sua contribuirono a rendere meravigliose le nostre presenza in cadetteria ed anche nel recente campionato Basso si preparava ad un’altra meravigliosa stagione. Ma quella smorfia di dolore di Bolzano era in agguato. Il 27 ottobre 2015 durante Trapani-Vicenza si procura la lesione del collaterale esterno e del crociato anteriore del ginocchio destro. Un altro calvario al quale Simo non si è arreso e che l’ha visto pian piano superare la riabilitazione e riprendere gli allenamenti.
Ho rivisto Basso nella sua Chiavari in occasione dell’ ultima sconfitta dei granata in campionato. L’ Entella ci travolse ma gli occhi ( sempre loro ) di Simo esprimevano la delusione di chi si sentiva soltanto trapanese. Poi il ritorno in panchina e la speranza di tornare in campo , una speranza non concretizzata solo per l’infausto esito della doppia finale contro il Pescara.
Ricordo il mio ultimo incontro con Simo. La Spezia, semifinale d’andata dei playoff. Tra il primo e il secondo tempo , dietro la Tribuna, Simo mi vede, si avvicina e ci abbracciamo . Un gesto meraviglioso, come se avesse marcato il suo ennesimo gol per il nostro Trapani e che ricorderò sempre con particolare affetto.
Oggi, nel leggere i saluti di Basso al Trapani ho provato una strana sensazione, come se quel ciclo storico fosse giunto ad una fase di svolta, un amico ma soprattutto un ” signore ” che non giocherà più con la mia squadra !
Sono certo che Basso resterà profondamente legato alla nostra Trapani e nei nostri cuori vi sarà sempre una parte a lui dedicata.
Grazie Simo, per sempre granata !
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