Foto Beppino Tartaro

C’ era una volta…

Quando cadde il muro di Berlino, cominciò a sbriciolarsi l’ URSS . Un vento di libertà soffiò nell’ Europa orientale, il regime di Mosca volgeva al termine e si sognava la libertà.

Non mi addentro in un’analisi che mi vedrebbe necessariamente di parte ma ho sempre creduto che l’uomo non va etichettato il partito che vota ma per ciò che fa !

Ho sempre votato PCI ma non mi sono mai identificato nelle dottrine del leninismo e dello stalinismo . Il mio esser di sinistra era legato a ciò che era allora il partito comunista, il movimento che aveva, unitamente ai compagni socialisti, liberato l’Italia dal nazifascismo e che si opponeva all’egemonia dell’ allora Democrazia Cristiana ed ai suoi legami con il Vaticano, con gli USA  e, nel caso della Sicilia, con la mafia !

Il PCI di allora difendeva gli operai, i lavoratori, i pensionati . Lottava per i diritti di tutti e la Festa dell’Unità( la prima si tenne nel 1945 )  nazionale era un evento al quale era impossibile non partecipare. Dal mio trasferirmi al nord , nel lontano 1982, non persi una festa nazionale. Da Genova a Reggio Emilia, da Bologna a Modena , la Festa dell’Unità era qualcosa che aspettavi per i dibattitti, gli approfondimenti gli spettacoli che contribuivano a render l’Italia una terra di cultura.  Quando nel 1984 se ne andò  Enrico Berlinguer ( solo la febbre mi impedì di partecipare ai solenni funerali a Roma ) se ne andò il PCI. Quel che accadde poi, da Occhetto alla “ Bolognina “, dal PDS ai DS non era più la sinistra e anche la CGIL, pian piano… se ne andò !

Con le mutazioni storiche è cambiata l’ Italia , oggi la sinistra è legata alle zattere ideologiche ma i comunisti di allora non ci sono più ! Nei nostri giorni, esponenti che si definiscono di sinistra, difendono i privilegi che un tempo i padri combattevano e sinceramente  preferisco partecipare ad una sagra organizzata da una parrocchia che alla Festa dell’Unità del PD di Renzi  così come oggi è impossibile leggere quello che fu l’ organo del PCI , “ L’ UNITA’”, fondato da Antonio Gramsci  nel 1924.

Votare PCI non mi ha mai impedito di sentirmi cristiano. Nella rossa Emilia, le chiese la domenica erano affollate da compagni e del resto basta vedere la  sagra di “ Don Camillo “ per capire che si era comunisti perché avevi fatto la Resistenza, perché difendevi la tua terra e il tuo lavoro dai soprusi dei padroni che votavano DC e se Peppone si faceva il segno della croce entrando in chiesa, Don Camillo era il primo a suonarle a chi calpestava i lavoratori.

Catto-comunista fu un temine creato per ridicolizzare chi oltre a votare PCI si sentiva cristiano, definizione che sarebbe stata più idonea modificare in cristiano-comunista dato che il Cattolicesimo si rifà alla Chiesa di Roma e al Vaticano e , solo teoricamente, alle vere parole di Gesù Cristo.

Don Milani, Don Gnocchi, Mons.Romero , Don Pino Puglisi , per citarne quattro dei tanti, furono preti ma fecero della loro vita l’esempio più vero del cristianesimo. Qualcuno di lorò pagò con la vita la voglia di riscatto dei proletari e quando  penso a loro mi vien difficile immaginare che non furono comunisti, se per comunismo intendiamo il bene comune e non ciò che Renzi, Napolitano, D’Alema e altri hanno fatto e , purtroppo, fanno!

Fabrizio De Andrè, avversato dall’ establishment comunista dell’epoca e che certamente non era democristiano, definì Gesù il più grande rivoluzionario di tutti i tempi!

Proprio per questo, etichettare oggi come cinquant’anni fa è ridicolo è fuori tempo. Oggi , quel che conoscevamo come destra e sinistra non esistono più. Grillo, Meloni, Salvini, Renzi non hanno nulla a che spartire con i politici d’un tempo e risulta difficile, se non impossibile, collocarli ideologicamente.

Ieri sera, entrando in una chiesa, aperta a quell’ ora per la festa della comunità , mi ha colpito la rassegna esposta proprio nella chiesa. Pannelli riportavano alcune frasi dei vangeli , citazioni di Papa Francesco e una breve biografia di alcuni religiosi che hanno vissuto e alcuni dato che la vita per difendere gli umili, gli oppressi. Proprio come faceva il PCI !

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