1° maggio 1947, una strage, spacciata come mafiosa, stermina 14 lavoratori a Portella della Ginestra(PA).
Venne attribuita al bandito Salvatore Giuliano, malgrado Turiddu non potesse avere alcun interesse ad uccidere la sua gente ma così decise di far sapere “ qualcuno “, più o meno come qualche anno dopo con Aldo Moro, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Contro quella falsa verità si schierò Girolamo Li Causi ( primo segretario del PCI in Sicilia), unitamente alla sinistra e alla CGIL che aveva individuato nei componenti della “ Banda Giuliano” i meri esecutori di un progetto voluto da chi voleva lanciare un messaggio dopo la vittoria del Blocco del Popolo ( PCI-PSI-Partito d’ Azione ) alle elezioni regionali, tenutesi appena dieci giorni prima.
Settant’anni dopo, i sindacati confederali hanno voluto ricordare quell’ infausto giorno nei pressi di quel cippo che chiede ancora verità.
Ma Camusso, Barbagallo e Furlan sono quindi gli eredi di Girolamo LI Causi ?
Sembrerebbe di si nel sentirli infervorati sul palco con i fazzoletti al collo, a colorare ipocritamente le loro recite che prevedono le pause ritmiche per gli applausi. Ma così non è e tali non lo sono.
Dove è finito il sangue di quegli innocenti che reclamavano condizioni di vita più civili ? Dove sono finite le conquiste ottenute grazie al lavoro dei sindacalisti d’un tempo e alla partecipazione sincera e sentita di enormi masse di lavoratori?
E’ ancora “ Primo Maggio ” se i sindacati hanno consentito e sottoscritto politiche antisociali ? E’ ancora “ Primo Maggio “ se questi pseudo difensori dei lavoratori hanno avallato i “ voucher “ e lo sfruttamento dei lavoratori ? E’ ancora Festa del Lavoro se i sindacalisti avallano che si lavori proprio il Primo Maggio e presto anche a Pasqua e Natale ?
Il sindacato in Italia, per come l’abbiamo conosciuto è morto e non da ieri. E’ scomparso quando lo Stato ha istituito i CAF, autentiche perverse istituzioni che altro non sono che il ricatto morale a quello che furono le sigle sindacali. Vi facciamo lavorare ed ottenere le tessere e voi in cambio state zitti e non protestate!
No, questi sindacati non sono più rappresentanti dei lavoratori. Sono solo strumento di potere. Non è un caso se i giovani non si interessano più delle tematiche sociali, se non scendono più in piazza a protestare perchè ormai, in Italia, tra destra e sinistra non vi è più alcuna differenza, come sono scomparse le differenze tra padroni e operai, nel senso che i primi ci sono e sono sempre ricchi, i secondi…quasi scomparsi !
Ieri sentendo quei gracchianti sindacalisti a Portella della Ginestra ho pensato a quand’ero iscritto, delegato di base, componente della RSU. Sembra preistoria , eppure sono appena vent’anni fa. Ho lasciato il sindacato quando ho visto che tra padrone e lavoratore , i signori rappresentanti dei lavoratori sceglievano il primo perché più sicuro, perché tanto le tessere le abbiamo dai CAF, perché tanto sarò in distacco sindacale pagato dai fessi che mi credono !
Ieri 1° maggio, ogni negozio aperto, ogni dipendente “ obbligato “ a lavorare, ogni mega centro commerciale a pieno regime era una presa in giro a chi è sfruttato, ai disoccupati, agli esodati , ai precari, al ricordo di chi è morto per la libertà di questo paese e per difendere i diritti che lor signori confederali hanno svenduto ai potenti. E’ ancora Primo Maggio se si muore per le tante e troppe morti bianche ssul lavoro?
Ieri Festa del Lavoro se c’era una categoria che non doveva festeggiare e commemorare era proprio quella dei sindacalisti; non l’idea nobile del sindacato, ma questi che si definiscono tali !
Settant’anni dopo , a Portella della Ginestra il vento della libertà è rimasto nei nomi di chi visse quel giorno come l’ultimo!
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